Orgogliosi di chiamarci antifascisti.

Orgogliosi di chiamarci antifascisti.

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Antifascisti. C’è un clima pesante in questo paese. Come se l’attentato terroristico fascista di Macerata avesse reso solido qualcosa che aleggiava nelle nostre città, più nascosto e più rarefatto. Il 3 febbraio è stato una sveglia certamente indesiderata ma forse necessaria.

Ha fatto capire a molti, purtroppo non a tutti, che la strategia di tensione fomentata dalle politiche e dai soggetti di destra ha trasformato il pericolo di una fantomatica minaccia esterna nella più concreta e tragica realtà di un passato italiano già visto. Quel passato a cui noi diciamo “Mai più!”. Quel passato che si chiama fascismo, una parola che ancora molti faticano a utilizzare per definire tanto l’odio razziale propagandato quanto quello messo in pratica da chi oggi come ieri ha picchiato, represso e ucciso.

Solo nell’ultima settimana si sono succeduti una serie di fatti gravissimi.
Li vogliamo ricordare perché nel turbine di notizie da cui siamo bombardati ogni giorno è facile perdere di vista il quadro d’insieme: il pestaggio di 3 studenti e una studentessa in piazza Vittorio Emanuele a Roma, gli spari contro il centro di accoglienza “don Bosco 2000” di Enna e il “daremo fuoco a voi e ai vostri negri” urlato contro il Baobab, il tentativo di Forza Nuova di impedire la messa in onda di Di Martedì di La7, l’aggressione ai due militanti di Potere al Popolo a Perugia, le svastiche sulla lapide in memoria di Aldo Moro.

A tutte le vittime di questi attacchi vogliamo esprimere la nostra solidarietà e vicinanza.
Noi non abbiamo paura di dare un nome a tutto questo: fascismo.
Noi non abbiamo paura di schierarci dalla parte giusta: siamo orgogliosi di chiamarci antifascisti.

“Siamo tutti antifascisti” non è solo un coro da scandire in piazza, è il principio generale su cui si fonda la Repubblica, che ispira la Costituzione nata dalla Resistenza. Crediamo che l’antifascismo vada praticato da tutti coloro che vogliano fare parte dell’arco democratico del nostro paese, oltre le commemorazioni e oltre le parole.

Per questo sabato, 24 febbraio, saremo in piazza, studenti antifascisti da tutta Italia, per gridare “Mai più fascismi!”. Lo grideremo in piazza, ancora una volta. Lo grideremo a Roma, in corteo, perché noi studenti saremo al fianco delle tante e dei tanti che hanno deciso di riprendere le strade per i valori della nostra Costituzione. Lo abbiamo detto già in occasione della manifestazione di Macerata: ovunque ci sarà una manifestazione antifascista noi ci saremo.

In ogni paese, in ogni città. In tutte le scuole e università!

 

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